A partire dal 1° ottobre 2024 , diventa obbligatoria la patente a crediti per operare nei cantieri temporanei o mobili. Questo obbligo riguarda sia le imprese, anche quelle non classificabili come edili, sia i lavoratori autonomi che lavorano fisicamente nei cantieri. Questo nuovo strumento richiede almeno 15 crediti per poter operare in un cantiere edile, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza sul lavoro.
Le due opzioni disponibili per la prima fase
Le imprese e i lavoratori autonomi possono richiedere la patente tramite il Portale dei servizi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (https://servizi.ispettorato.gov.it/).
Per evitare un sovraccarico del portale il 1° ottobre, è stata introdotta una seconda opzione dal 24 settembre: le imprese e i lavoratori autonomi già attivi nei cantieri possono inviare un’autocertificazione o dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso dei requisiti richiesti tramite PEC (dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it), utilizzando il modello allegato alla circolare dell’Ispettorato del Lavoro del 23 settembre (disponibile sul sito dell’INL).
Dal 1° novembre, tuttavia, terminerà la fase transitoria e non sarà più possibile operare nei cantieri solo con l’invio dell’autocertificazione o dichiarazione sostitutiva.
Chi è esonerato dalla presentazione della domanda
Non devono presentare la domanda i soggetti che nei cantieri si occupano esclusivamente di forniture o prestazioni di natura intellettuale, come ingegneri, architetti e geometri. Sono esonerate anche le imprese che possiedono l’attestazione di qualificazione SOA, con una classifica pari o superiore alla III.
Gli step successivi
La domanda di rilascio della patente può essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, anche tramite un soggetto delegato come consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati e Caf. Dopo la richiesta, il portale dell’INL genererà un codice univoco associato alla patente, che sarà rilasciata in formato digitale una volta completata l’istruttoria sui requisiti.
Tuttavia, già dopo la presentazione della domanda, è consentito svolgere le attività in attesa del rilascio della patente, a meno che l’Ispettorato non notifichi diversamente, nel caso in cui abbia già accertato l’assenza dei requisiti da parte del richiedente.
I requisiti richiesti
Per ottenere la patente, è necessario:
Essere iscritti alla Camera di Commercio.
Adempiere agli obblighi formativi previsti dal D.lgs. n. 81/2008 per datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori autonomi e prestatori di lavoro.
Possedere un Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) valido.
Avere un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), quando richiesto dalla normativa vigente.
Possedere una certificazione di regolarità fiscale, quando richiesta dalla normativa vigente.
Designare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), quando richiesto dalla normativa vigente.
Non tutti i requisiti sono necessari per tutte le categorie di soggetti. Ad esempio, il DVR non è richiesto per i lavoratori autonomi e le imprese senza dipendenti. L’iscrizione alla Camera di Commercio, il DURC e la certificazione di regolarità fiscale possono essere attestati tramite autocertificazione, mentre gli obblighi formativi, il DVR e la designazione del RSPP devono essere attestati con dichiarazioni sostitutive.
Motivi di revoca
La patente viene revocata se, in seguito a controlli successivi al rilascio, si accerta che sono state fornite dichiarazioni non veritiere riguardo alla sussistenza di uno o più requisiti.
La sospensione della patente a crediti è obbligatoria per un massimo di 12 mesi in caso di infortuni mortali causati da colpa grave del datore di lavoro, del suo delegato o di un dirigente. La sospensione può invece durare fino a 12 mesi in caso di infortunio che provochi inabilità permanente o menomazione irreversibile, sempre per colpa grave del datore di lavoro, del suo delegato o di un dirigente. Il provvedimento viene adottato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), che verifica, al termine della sospensione cautelare, il ripristino delle condizioni di sicurezza nel cantiere dove si è verificata la violazione.
Attribuzione dei punti
Si inizia con 30 crediti di base, con la possibilità di raggiungere un massimo di 100 crediti, ma solo dopo 40 anni e a due condizioni: l’azienda deve avere almeno 20 anni al momento della richiesta della patente e non deve aver commesso alcuna violazione in questi 40 anni.
Sulle modalità per l'ottenimento di ulteriori crediti si rimanda alla circolare dell'ispettorato del lavoro a questo link .
Decurtazione dei crediti
La patente può subire decurtazioni in base ai provvedimenti definitivi emessi contro i datori di lavoro, dirigenti, preposti delle imprese o lavoratori autonomi. Ad esempio, alcune delle violazioni che comportano la decurtazione dei crediti sono:
Taglio di 5 crediti per omessa valutazione del documento di valutazione dei rischi.
Taglio di 3 crediti per:
Omessa elaborazione del piano di emergenza e evacuazione.
Omessa costituzione del servizio di prevenzione e protezione o nomina del relativo responsabile.
Omessa elaborazione del piano operativo di sicurezza.
Mancanza di protezioni verso il vuoto.
Taglio di 2 crediti per:
Omessa formazione e addestramento.
Omessa fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto.
Mancanza di protezione contro i contatti diretti e indiretti (impianto di terra, interruttore differenziale).
la lista completa è nella circolare Inl del 23 settembre
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