Chiarimenti dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro sull'ASSE.CO.: Perché la Certificazione Spetta ai Consulenti del Lavoro
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- 26 ago
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Una recente nota dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha riaffermato in modo chiaro ed esplicito che la Asseverazione di Conformità (ASSE.CO.) rimane una prerogativa esclusiva dei Consulenti del Lavoro. Questo documento ufficiale, rilasciato in risposta a una sentenza del TAR Lazio, fa luce sulle motivazioni che hanno portato l'INL a mantenere l'accordo ASSE.CO. solo con il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
Un Protocollo Storico Basato su Competenze Specifiche
L'Ispettorato ha sottolineato che il protocollo ASSE.CO., nato nel 2014 e aggiornato l'ultima volta nel 2023, è stato concepito per coinvolgere i Consulenti del Lavoro in quanto unici professionisti specificamente abilitati a operare in materia di lavoro e previdenza su tutto il territorio nazionale. Questa scelta è stata dettata dalla profonda e specifica professionalità e competenza di questa categoria, che, secondo l'INL, non si riscontra altrove.
La Riconoscenza Legislativa del Ruolo del Consulente del Lavoro
La posizione dell'INL non è casuale, ma è sostenuta da numerosi interventi legislativi che, nel corso degli anni, hanno affidato prerogative uniche ai Consulenti del Lavoro. Tra queste si evidenziano:
La certificazione dei contratti di lavoro.
La possibilità di istituire camere arbitrali per la risoluzione delle controversie.
La partecipazione alle procedure di dimissioni telematiche dei lavoratori.
Lo svolgimento di attività di intermediazione del lavoro.
Questo quadro normativo evidenzia come il legislatore stesso abbia riconosciuto ai Consulenti del Lavoro una professionalità specifica e unica.
Differenze nella Formazione e nella Vigilanza
L'Ispettorato ha inoltre ribadito le differenze tra la professione del Consulente del Lavoro e quella dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sottolineando due aspetti cruciali:
Formazione: Il percorso formativo per i Consulenti del Lavoro, a differenza di quello per i Commercialisti, include un esame di stato che vede la partecipazione diretta di un dirigente dell'INL. Questo garantisce una profonda conoscenza dei professionisti iscritti all'albo da parte dell'Ispettorato e una collaborazione continuativa con l'Ordine.
Vigilanza: Un altro elemento fondamentale è l'organo di vigilanza. Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro è vigilato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, lo stesso che vigila sull'INL. Questo garantisce un'unica supervisione ministeriale su tutti gli attori coinvolti nella procedura ASSE.CO., un elemento che l'INL ritiene cruciale per la sua efficacia e corretto funzionamento. Al contrario, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Giustizia.
Implicazioni e Possibilità Future
La circolare chiarisce che l'estensione dell'ASSE.CO. a professionisti non equiparabili ai Consulenti del Lavoro creerebbe complicazioni dal punto di vista organizzativo e gestionale per l'intero sistema di vigilanza.
Tuttavia, il documento non esclude la possibilità di future collaborazioni su altri fronti, che possano rafforzare la sinergia istituzionale nell'interesse dell'efficienza amministrativa e della tutela dei diritti dei lavoratori. Viene inoltre menzionata la possibilità per Commercialisti ed Esperti Contabili di avvalersi della collaborazione dei Consulenti del Lavoro per le materie di competenza di questi ultimi, come già previsto da altre normative.
In conclusione, la decisione dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro ribadisce l'importanza di una gestione specialistica dell'attività di vigilanza, che vede nel Consulente del Lavoro la figura professionale più adatta a garantire la corretta applicazione delle normative in materia di lavoro e previdenza.
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