Lavoro tramite piattaforme digitali: le nuove sfide per le aziende con l'arrivo della presunzione di subordinazione
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Con l'approvazione della legge di delegazione europea 91/2025, il panorama normativo sul lavoro tramite piattaforme digitali in Italia è destinato a subire una profonda evoluzione. Questa legge delega al Governo l'incarico di recepire la direttiva europea 2024/2831, con l'obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro nel settore in tutti gli Stati membri.
La novità principale: la presunzione legale di subordinazione
Il punto focale della nuova direttiva è l'introduzione di una presunzione legale di subordinazione. Questa presunzione, che dovrà essere recepita dall'Italia tramite un decreto legislativo entro 12 mesi, stabilisce che in presenza di determinati indici di controllo e direzione, il rapporto di lavoro si considera legalmente subordinato. A differenza del sistema attuale, che vede il lavoratore gravato dall'onere di provare la natura subordinata del rapporto, con il nuovo meccanismo spetterà alla piattaforma digitale l'onere di dimostrare il contrario.
L'attuazione della direttiva in Italia sarà complessa, poiché dovrà confrontarsi con il quadro normativo già esistente, in particolare l'articolo 2 del D.Lgs. 81/2015. La nuova direttiva non sostituisce questo sistema, ma si aggiunge ad esso, introducendo una presunzione che incide direttamente sulla qualificazione del rapporto. Questo potrebbe portare a un "doppio binario": da un lato, il sistema attuale in cui le tutele si applicano per effetto di legge; dall'altro, un meccanismo presuntivo che qualifica il rapporto come subordinato, salvo prova contraria.
Altri criteri direttivi e le implicazioni per le imprese
L'articolo 11 della legge 91/2025 non si limita alla presunzione di subordinazione, ma stabilisce una serie di altri criteri direttivi per il decreto legislativo di attuazione. Questi includono:
Adeguamento della definizione di piattaforma digitale: Il Governo dovrà aggiornare la definizione di piattaforma per garantire un corretto recepimento della direttiva.
Gestione algoritmica: Verranno imposti limiti all'uso di sistemi automatizzati di controllo e decisione, riconoscendo ai lavoratori il diritto di interloquire con una persona per ricevere spiegazioni sui processi decisionali automatizzati.
Protezione dei dati e trasparenza: Le piattaforme dovranno garantire trasparenza nella gestione dei dati.
Sicurezza e salute: Sarà necessario prevedere misure per la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche in materia di molestie e violenze.
Queste novità avranno un impatto significativo sulle aziende che operano con piattaforme digitali. Sarà fondamentale prepararsi a una nuova fase di gestione dei rapporti di lavoro, che richiederà un'attenta valutazione e, in alcuni casi, una revisione delle procedure interne.
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