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Patente a Crediti nei cantieri, obbligo anche per l’autotrasporto?

Aggiornamento: 19 ott 2024


La FITA-CNA ha chiesto all'Ispettorato del Lavoro un'interpretazione chiara del nuovo sistema della patente a crediti per le aziende che operano nel trasporto all'interno dei cantieri edili. Questo chiarimento si è reso necessario perché alcuni committenti hanno chiesto ad aziende di autotrasporto di adeguarsi alla normativa. L'associazione ritiene che la norma non coinvolga i trasportatori conto terzi, i quali sono semplici fornitori per le aziende edili. Tuttavia, alcuni sedi territoriali dell'Ispettorato del Lavoro suggeriscono che anche le aziende che utilizzano attrezzature per trasportare e scaricare materiali pesanti nei cantieri debbano seguire questa normativa.


Un esempio di questa ambiguità riguarda la fornitura di calcestruzzo. Secondo un parere locale, se l'impresa di trasporto si limita a scaricare il calcestruzzo in appositi silos, si tratta di una semplice fornitura. Se invece il calcestruzzo viene distribuito direttamente nei punti di lavoro, è considerato un lavoro edile e soggetto alla patente a crediti.


La FITA-CNA chiede quindi chiarimenti urgenti, sottolineando che il trasporto conto terzi nei cantieri rimane un'attività di fornitura e non di esecuzione. Ricorda inoltre che esistono già normative che impongono requisiti specifici per garantire che i trasportatori operino in modo professionale e sicuro, e che i conducenti possiedono una patente speciale (CQC) che attesta la loro formazione in materia di sicurezza. Infine, l'Albo degli Autotrasportatori, in collaborazione con enti come Inps, Inail e CCIAA, effettua controlli periodici sulle aziende di autotrasporto.


In sintesi, secondo la FITA-CNA, gli obiettivi della patente a crediti sono già ampiamente previsti dalla normativa esistente per l'autotrasporto di merci per conto terzi.


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