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NASpI: Nuove Regole per l'Accesso dopo Dimissioni Volontarie

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    Admin
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

L'INPS, con la recente Circolare n. 98 del 5 giugno 2025, ha fornito importanti chiarimenti e istruzioni operative in merito alle novità introdotte dalla Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio 2025). Questa legge ha modificato l'articolo 3, comma 1, del Decreto Legislativo n. 22 del 2015, introducendo un nuovo requisito contributivo per l'accesso alla NASpI in specifiche situazioni.



Il Nuovo Requisito: Tredici Settimane di Contribuzione Aggiuntive


La principale novità riguarda i casi in cui la cessazione involontaria del rapporto di lavoro (quella per cui si chiede la NASpI) è stata preceduta, nei dodici mesi precedenti, da una cessazione volontaria (per dimissioni o risoluzione consensuale) da un precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato.


Per gli eventi di disoccupazione verificatisi a partire dal 1° gennaio 2025 , il richiedente la NASpI, in questa specifica circostanza, dovrà far valere almeno tredici settimane di contribuzione nel periodo che va:

  • dalla data di cessazione volontaria del precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato,

  • alla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro per cui si richiede la prestazione NASpI.


Questo requisito si aggiunge a quelli già previsti dalla normativa vigente e si applica esclusivamente alle domande di NASpI presentate a seguito di cessazioni involontarie intervenute dal 1° gennaio 2025.



Eccezioni al Nuovo Requisito


La Circolare INPS chiarisce che il nuovo requisito delle tredici settimane non si applica in diverse situazioni:

  • Dimissioni per giusta causa: Rientrano in questa categoria anche le dimissioni a seguito di trasferimento del lavoratore ad altra sede della stessa azienda, se non motivato da ragioni tecniche, organizzative o produttive e a prescindere dalla distanza tra residenza e nuova sede.

  • Dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità o paternità (ai sensi dell'articolo 55 del D.Lgs. 151/2001).

  • Risoluzioni consensuali intervenute nell'ambito della procedura di conciliazione di cui all'articolo 7 della Legge 604/1966.

  • Risoluzioni consensuali a seguito del rifiuto del lavoratore al trasferimento ad altra sede della stessa azienda distante oltre 50 chilometri dalla residenza del lavoratore o mediamente raggiungibile in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblico.


È importante notare che la cessazione volontaria (dimissioni o risoluzione consensuale) che fa scattare il nuovo requisito deve riferirsi a un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, mentre la successiva cessazione involontaria che dà diritto alla NASpI può riguardare sia un rapporto a tempo indeterminato che a tempo determinato.



Settimane Utili per la Contribuzione


Ai fini del diritto, si considerano utili tutte le settimane retribuite, a patto che sia rispettato il minimale settimanale. Vengono inclusi anche:


  • I contributi previdenziali (comprensivi della quota NASpI) versati durante il rapporto di lavoro subordinato.

  • I contributi figurativi accreditati per maternità obbligatoria e i periodi di congedo parentale regolarmente indennizzati, se avvenuti in costanza di rapporto di lavoro.

  • I periodi di lavoro all'estero in paesi comunitari o convenzionati (se prevista la totalizzazione).

  • I periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino a 8 anni di età, nel limite di cinque giorni lavorativi nell'anno solare.

  • Settimane di contribuzione nel settore agricolo, che sono cumulabili e utili per il requisito delle tredici settimane (con sei contributi giornalieri agricoli equivalenti a una settimana contributiva).



Misura e Durata della Prestazione


Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 non modificano la determinazione della misura e della durata della prestazione NASpI, che continuano a essere calcolate secondo le disposizioni degli articoli 4 e 5 del Decreto Legislativo n. 22/2015 e le relative circolari attuative.


Questa nuova disposizione mira a disincentivare le dimissioni volontarie pre-NASpI da rapporti a tempo indeterminato. È fondamentale per lavoratori e aziende comprendere queste nuove regole per evitare spiacevoli sorprese e assicurare il corretto accesso alle prestazioni.


Per una consulenza dettagliata sulle nuove regole NASpI o su qualsiasi altra questione relativa al diritto del lavoro, non esitare a contattare lo Studio Celli. I nostri professionisti sono a tua completa disposizione per fornirti chiarimenti e supporto.

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